DA IL TIRRENO GROSSETO / 8 maggio 2016

Al via lo studio del progetto Ricacci tra Cinigiano e Seggiano per produrre combustibile di qualità con un sistema mobile

“Si torna a fare il carbone in Amiata. Ma senza l’antica carbonaia. Si userà un forno ultima generazione. Sta per essere studiato e realizzato a Santa Rita (Cinigiano) un nuovo prototipo di carbonaia (forno mobile), che poi prenderà stanza a Seggiano alimentato da legname certificato.

Un progetto che viene da lontano e che adesso sta per vedere la luce, grazie al progetto Ricacci (Recupero innovativo carbonizzazione e attivazione di certificazione energetico forestale coordinata e inclusiva).

L’incontro per dargli le gambe si è tenuto alla Cia di Arezzo alcuni giorni fa. Il progetto Ricacci è uno di quelli inseriti nel nuovo Pif sulla filiera Foresta legno ed Energia, denominato Foglie, uno dei 39 approvati dalla Regione Toscana.

Il consorzio forestale dell’Amiata è il capofila del Pif, con un investimento complessivo di 4 milioni di euro. Il presidente del consorzio forestale Fiorenzo Caselli ritiene, oltre all’importanza economica che il Pif riveste per l’Amiata, che «il progetto Ricacci sia innovativo e strategico per il settore forestale e garanzia per i consumatori».


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